Nicola Gratteri, "Le mafie pronte ad approfittare della crisi economica dovuta alla pandemia"

Nicola Gratteri è da anni in prima linea nella lotta alla criminalità e conosce bene le mafie. Tanti sono state le sue apprezzate pubblicazioni nelle quali il fenomeno criminale è stato analizzato sotto tutti suoi aspetti. Ed i Procuratore capo della Procura della Repubblica di Catanzaro non poteva esimersi dal lanciare l'allarme sulla possibilità concreta che le organizzazioni criminali possano trarre vantaggi enormi dalla crisi economica molto forte derivante dal blocco delle attività produttive e dal calo dei consumi per effetto della Pandemia da Coronavirus. Ed il magistrato ha più volta ribadito tale pericolo in numerose interviste e partecipazioni a videoconferenze. In una recente intervista pubblicata nei giorni scorsi dall'Ansa e rilasciata al giornalista Sergio Nazzaro il Procuratore Gratteri ha affermato che "l’attuale momento di blocco delle attività produttive, dai ristoranti alle imprese edili, sia in Italia, come anche in Germania, potrebbe portare vari imprenditori a rivolgersi agli usurai della ‘Ndrangheta che si presentano inizialmente con interessi bassi perché poi l´obiettivo é quello di rilevare l´attività commerciale attraverso l´usura e poi farne riciclaggio. Mentre un usuraio ‘normale’ riesce a fare garanzia dei soldi prestati tramite la richiesta di assegni in bianco per esempio, l´usuraio della 'Ndrangheta non fa questo perché non ha bisogno di garanzie. La ‘Ndrangheta sa che la garanzia dell’usurato è la sua vita stessa. Il modus operandi della ‘Ndrangheta che è quello “apparentemente, di non pretendere 'normali' garanzie, porta l'usuraio ‘ndranghetista ad essere visto dagli usurati addirittura come più conveniente. Salvo poi, di lì a poco, rendersi conto che non è altro che l'inizio della loro fine come imprenditori. In questo modo, noi abbiamo una 'Ndrangheta che fa sempre e comunque passi avanti nel territorio. Questo anche perché non é meramente un fatto economico ma anche un problema di immagine e credibilità. In altre parole, le organizzazioni criminali sono presenti e operative mentre le istituzioni stanno ancora a discutere. In questo modo, mentre lo Stato discute questi hanno già usurato”. Nella stessa intervista il Procuratore capo di Catanzaro risponde ad una specifica domanda sul rapporto fra mafie e sanità. in tal merito per Nicola Gratteri “la sanità è stata sempre considerata un campo dove andare a pascolare da parte di vari centri di potere e mafie. In tutte le regioni il budget più alto è sempre assegnato alla sanità, per cui è ovvio che ci sia una concentrazione di interessi dato il giro di affari e potere”. Un allarme, quello lanciato dal Procuratore Gratteri che non deve assolutamente essere sottovalutato anche se la sensazione è quella che negli ultimi tempi la lotta alle mafie sembra essersi appassita e non essere più nell'agenda di Governo. Ed è in questi momenti di sottovalutazione che, invece, le mafie accrescono il loro già immenso potere.
G.B.